Cammini da fare in Italia: alcuni itinerari da nord a sud

Camminare è uno dei modi più semplici, e allo stesso tempo più potenti, per godersi l’essenza del territorio. Per viaggiare a piedi, in Italia c’è l’imbarazzo della scelta. Natura, storia, cultura, enogastronomia ed ospitalità da scoprire in lentezza. Ci sono molti percorsi tra cui scegliere, ognuno con la propria personalità. Alcuni sono nati per sviluppare traffici, altri per ampliare i domini, altri ancora sono cammini religiosi. In ogni caso, la spiritualità non manca: in un’epoca dominata dalla frenesia, tornare in possesso del proprio tempo permette di comprendere meglio se stessi.

Vi proponiamo alcuni itinerari antichi di secoli, per esplorare la penisola da nord a sud a ritmo lento. Un’esperienza sostenibile e adatta a chiunque, da percorrere in toto o solo per singole tappe in base alle proprie esigenze, passo dopo passo.

Cammino Materano, Tappa Santeramo in Colle / © Claudio Focarazzo
Cammino Materano

Una rete che collega Puglia, Basilicata, Campania e Molise. Terre dalla storia millenaria battute per secoli da viandanti provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, e non solo.

Il Cammino Materano vuole proporre un modello di turismo ecosostenibile per tutte le stagioni. E far conoscere le aree interne del Sud Italia fuori dai grandi flussi turistici ma altrettanto belle. Si cammina lungo strade secondarie romane, vie medievali, tratturi (le vie di passaggio per le greggi) e sentieri.

Cammino Materano | Tappa Gravina in Puglia | Picciano | © Claudio Focarazzo

Ci sono in tutto sei vie: la Via Pauceta, Ellenica, Jonica, Dauna e Lucana dedicate alle popolazioni preromane del Meridione, e la Via Sveva in onore di Federico II. Partendo dalla Basilica di San Nicola a Bari si passa per Trani, Brindisi, Termoli, Paestum, Taranto per poi terminare a Matera. Il cammino tocca foreste di ulivi, chiese rupestri, siti Unesco (vedi Castel del Monte), parchi nazionali, tratti di costa, siti archeologici.

E se è vero che nel viaggio non è la destinazione che conta ma il cammino, Matera è comunque una meta di incredibile bellezza: la Città dei Sassi è una perla di pietra, fra i più antichi centri abitati del Mediterraneo.

Info: camminomaterano.it

Strada romana Flaminia Militare / © Archivio infoSasso
La Via degli Dei

Collegando Emilia Romagna e Toscana, Bologna e Firenze, la Via degli Dei è fra le principali attrazioni turistiche dell’Appennino. Ricalca antichi tracciati percorsi dagli Etruschi per almeno quattro secoli (VII – IV a.C.), che congiungevano Fiesole con Felsina, l’odierna Bologna. Il tutto per favorire interessi economici e domini. E a cosa deve un nome così poetico la Via degli Dei? Al fatto che attraversa località come Monte Adone, Monzuno (Mons Iovis, monte di Giove), Monte Venere, Monte Luario (Lua era la dea romana dell’espiazione).

Prime vedute di Firenze / © Archivio infoSasso

Non si segnalano grandi difficoltà, ma solo tesori naturalistici e culturali. Partendo da Bologna, si percorre il Reno e si arriva a Sasso Marconi. Da qui si raggiunge l’area protetta del Contrafforte Pliocenico e si riparte verso Monzuno e poi per Madonna dei Fornelli, incontrando tratti della strada romana Flaminia Militare. Si attraversano prati verdi e boschi dai castagni secolari. Giunti in Toscana, c’è la Pieve di Sant’Agata del 1175, poi la strada che porta a San Piero a Sieve. Fra i vari tesori, il convento Bosco ai Frati, uno dei più antichi della regione, e il Castello del Trebbio.

Info: viadeglidei.it

Cammino dei Briganti  / © Michele Serale – Archivio Compagnia dei Cammini
Cammino dei Briganti

Basta il nome a far scatenare la curiosità per questo percorso che attraversa lande nascoste a cavallo fra Abruzzo e Lazio. Un tempo era anche terra di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie. Ed è proprio qui che stavano i briganti, in bilico fra una parte e l’altra per poter fuggire a seconda del pericolo. Si erano dati alla clandestinità perché si opponevano all’invasione dei Sabaudi.

Oggi gli amanti del trekking possono camminare sulle orme dei briganti della Banda di Cartore, su percorsi con oltre 150 anni di storia. Si attraversa la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino, fra le regioni storiche geografiche della Marsica e del Cicolano. Zone dominate da boschi, montagne e storie di fuggiaschi.

Si cammina da un borgo medievale all’altro, immergendosi nella natura selvaggia. L’itinerario, adatto a tutti, è circolare e si snoda per 100 chilometri tra gli 800 e i 1.300 metri di quota. La località di partenza e arrivo è Sante Marie, vicino a Tagliacozzo, in provincia dell’Aquila. Durante il cammino ci si può appoggiare a piccole strutture familiari, così come dormire nella propria tenda.

Info: camminodeibriganti.it

La Via del Sale e del Mare

Fra Lombardia, Piemonte e Liguria c’è un antico tracciato nato per il commercio del sale, da cui prende il nome. Era una merce molto preziosa, indispensabile ad esempio per conservare gli alimenti, e il Mar Ligure ne era una fonte naturale. Sulla via transitavano le merci provenienti dal Nord, e una volta raggiunto il porto di Genova, veniva caricato il sale per il viaggio di ritorno. È così che è nata la Via del Sale che collega Varzi, in provincia di Pavia, al capoluogo ligure. A percorrerla c’erano mercanti e pellegrini, a piedi o a dorso di un mulo.

Via del Mare, Camogli

Lungo l’itinerario si incontrano chiese, locande tipiche, castelli e borghi in un paesaggio rimasto intatto, in una cornice poco conosciuta ma ricca di storia. Si percorrono strade e antiche mulattiere, ci si inerpica su crinali coperti di boschi abitati da cervi e caprioli.

Il tratto ligure è segnalato come Via del Mare, e collega Tortona a Portofino, attraversando l’Appennino. A parte un certo dislivello, è facile da percorrere. Fra le varie tappe segnaliamo Capanne di Cosola, Torriglia, Uscio e Camogli per un totale di circa 90 chilometri.

Cammino di San Vili,  Castel Toblino, nella Valle dei Laghi – Archivio APT Trento / © Marco Miori -Trentino Sviluppo S.p.A
Sentiero San Vili

Gli amanti del Trentino non restano delusi grazie a questo bel cammino di circa 100 chilometri. Collegando Trento a Madonna di Campiglio, la Valle dell’Adige alle Dolomiti di Brenta, si divide fra antichi sentieri e nuove ciclopedonali. Si cammina così su sterrati fra i campi, strade forestali e vicoli di antichi borghi fuori dalle tradizionali rotte turistiche, e per questo ancora più veri e autentici. Una conferma di come, per godersi la montagna, non si debba per forza andare in quota, basta uscire dalla città. Lungo il cammino si può ammirare Castel Toblino nella valle dei Laghi, e quello del Buonconsiglio nel capoluogo.

Le sei tappe ricalcano l’antica via romana. Secondo la tradizione, venne percorsa nel 400 da Vigilio di Trento (vescovo e martire della città), e poi dalle sue spoglie.

Cammino di San Vili, Trentino / ©  Trentino Sviluppo S.p.A

È possibile scegliere fra due varianti, partendo da Trento. L’itinerario “basso” attraversa i paesi del fondovalle, raggiunge Madonna di Campiglio ma è percorribile anche in senso inverso. L’itinerario “alto” invece tocca le zone montane, e quindi con dislivelli più impegnativi adatti a camminatori allenati.

Info: camminosanvili.it

La Via Francigena

In un articolo che parli di cammini a piedi non può mancare la Via Francigena. I pellegrini la percorrevano già prima dell’anno Mille, per raggiungere Roma dal nord dell’Europa. In tutto 2.000 chilometri: dalle isole britanniche, superavano le Alpi al colle del Gran San Bernardo ed entravano nella nostra penisola.

Via Francigena – Castle of Chillon Vaud Switzerland / © Associazione Europea delle Vie Francigene

Il tratto italiano, lungo centinaia di chilometri, è incredibilmente vario. Si passa dalle mulattiere montane ai sentieri lungo le risaie, dai filari di cipressi fra le colline ai campi di grano e i vitigni.

Dalle valli alpine la discesa verso la Pianura Padana, attraversando la Valle d’Aosta, è piuttosto veloce; si toccano città come Vercelli, Pavia, Piacenza. Da Fidenza il paesaggio comincia a ondularsi, e inizia la salita per passare l’Appennino, tra le foreste del passo della Cisa. C’è poi la discesa verso la Lunigiana e la costa. Dalla Versilia si arriva a Lucca, San Gimignano e Siena, emblema della Via Francigena. È poi la volta della via Cassia romana, con pietre levigate dal passaggio verso Viterbo, per raggiungere finalmente la Città Eterna. Il percorso non ha difficoltà tecniche ed è adatto a tutti.

Info: viefrancigene.org

Costa del Salento – Castro marina / © Paolo Laku – ARET Pugliapromozione
Cammino lungo la costa del Salento

Restiamo in tema di Via Francigena. Da Roma, l’Appia antica e l’Appia Traiana vanno in direzione Brindisi, per proseguire verso Leuca. Siamo nel fascio di strade dette Vie Francigene nel Sud, e l’accoppiata è vincente: viaggio a piedi e costa salentina da Otranto a Leuca. L’azzurro è una compagnia fissa per tutte e sette le tappe del cammino, alternando i sentieri a picco sul mare coi paesaggi selvaggi dell’entroterra. A fare da cornice ci sono i colori e profumi pugliesi, fra antichi tratturi, fichi d’india, terra rossa e calette da sogno.

La difficoltà del percorso è media. Partendo da Otranto si incontra il faro di Punta Palascia, punto più orientale del Paese. Tra sentieri sterrati e spiagge si arriva al borgo di Porto Badisco. Lungo la strada non mancano i “pagliari”, costruzioni rurali realizzate con la tecnica del muro a secco. Con Santa Cesarea in lontananza si raggiunge Castro, borgo medievale dal delizioso centro storico e il piccolo porto. Imperdibile il tramonto nell’insenatura di Acquaviva. Da Serra Marina, con la sua piscina naturale e le grotte, le ultime tappe sono Novaglie e Gagliano del Capo, per terminare a Leuca.

Costa del Salento – Santa Cesarea Terme, Torre e Porto Miggiano / © Leonardo D_Angelo – ARET Pugliapromozione

Info: viefrancigene.org

Per ulteriori informazioni consigliamo il sito camminiditalia.org, una community totalmente dedicata al trekking nel nostro Paese. Per chi invece cerca itinerari fuori confine ma non particolarmente lontani, ecco quattro spunti interessanti.

Cammino della costa portoghese: è uno degli itinerari che compongono il Cammino di Santiago de Compostela. Meno affollato ma altrettanto spettacolare, collega la città di Porto a Valenca. Ben 150 chilometri lungo l’Atlantico, accompagnati da siti storici, sole e brezza iberica. Queste le tappe: Matosinhos, Maia, Vila do Conde, Póvoa de Varzim, Esponsende, Viana do Castelo, Caminha, Vila Nova de Cerveira.

Via Cretese: nata sulle tracce della E4 (il sentiero che attraversa l’Europa dalla Spagna a Cipro) si snoda per 500 chilometri nell’isola di Creta. Si parte dalla spiaggia di Kato Zakros e si termina al monastero di Chrisoskalitisa. Questa via è stata ripristinata grazie all’associazione Compagnia dei Cammini e a volontari provenienti da tutto il mondo.

Via Licia: spostiamoci in Turchia dove, lungo il Mediterraneo, c’è uno dei sentieri a lunga percorrenza più belli. In oltre 500 chilometri mette in comunicazione Fethiye e Antalya. Si alterna fra entroterra e costa, toccando località come Patara, Kas, Finike, Olympos e Tekirova. Consigliato agli amanti di antiche rovine.

La Via Francigena: nel tratto oltre confine, il percorso parte da Canterbury. Si attraversa la campagna inglese fino alle scogliere di Dover. Oltrepassata la Manica, ci si immerge nel paesaggio francese della Piccardia e lo Champagne. È poi la volta della Svizzera, si prosegue fino a Losanna e si arriva all’ansa del Rodano, per poi cominciare la salita per attraversare le Alpi.

Via Francigena – Bucey les Gy Bourgogne Franche ComtÇ, France / © Associazione Europea delle Vie Francigene
 
 
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