
Acqua turchese a cui fanno da cornice spiagge di bianchi ciottoli e fresche pinete, il tutto a pochi chilometri dall’Italia: per queste e altre ragioni, la Croazia è una delle mete più gettonate delle vacanze estive. In bilico tra Balcani e Mediterraneo, contesa per millenni da regni e imperi che hanno lasciato la loro eredità culturale, occupa la maggior parte della costa orientale del mare Adriatico. Parliamo di oltre 1.200 tra isole, isolotti e scogli, e quasi 6.300 km di costa.
Chilometri di costa e acque cristalline
A fare da comune denominatore è la pulizia dell’acqua, per la quale la Croazia si batte fortemente. Milioni di turisti provenienti da mezzo mondo hanno ovviamente un forte impatto sull’ambiente, e sul mare in particolare. Il “Progetto di lotta contro l’inquinamento delle città costiere“, lanciato nel 2009 dalle autorità croate, in sei anni ha permesso di porre fine allo scarico indiscriminato nell’Adriatico delle acque reflue da parte degli edifici, di testare soluzioni innovative e di monitorare meglio la qualità dell’acqua. Sono state aperte 14 nuove stazioni di depurazione che funzionano solo grazie a microorganismi biologici (per maggiori informazioni, leggete l’articolo pubblicato su Lifegate https://www.lifegate.it/persone/news/croazia-pulizia-mare).
Tutto questo non vi fa venire voglia di tuffarvi nelle acque cristalline della Croazia? Ma come scegliere la meta ideale tra chilometri di costa e centinaia di isole? Noi ci concentriamo proprio su queste ultime, e ve ne consigliamo alcune. Sono raggiungibili dalla terraferma o solo via mare, e sono tutte da scoprire, ognuna con la propria personalità e la propria storia. Il mare trasparente poi si presta perfettamente a sport come vela, nuoto e immersioni subacquee.

Le isole della Dalmazia
Iniziano con l’isola di Brac, la più grande nella regione della Dalmazia (https://www.dalmatia.hr/it), nota per la sua pregiata pietra bianca. Qui si trova Zlatni rat, o Punta d’oro, la spiaggia più famosa della Croazia, che si insinua nell’Adriatico con il suo lungo braccio ghiaioso. Situata vicino alla graziosa cittadina di Bol, vede la sua forma e la lunghezza forgiate dall’alta e la bassa marea, dalle correnti marine e dal vento. Infatti, grazie al maestrale che soffia ogni pomeriggio e alle onde, Zlatni rat attira gli amanti di surf e kitesurf. Inoltre, dato che non ci sono sabbia e alghe, è perfetta per il diving. Detto questo, chi ama vivere il mare in totale ozio può godersi la spiaggia dalla mattina al tramonto, con il sole che scende dietro i monti, magari sorseggiando un bicchiere di vino croato. Brac infatti è rinomata per il nettare degli dei (la Croazia ha una tradizione vinicola millenaria) ma anche per il pesce e le olive.

Sempre in Dalmazia c’è un’altra tappa imperdibile, l’isola di Vis (http://www.tz-vis.hr/Default.aspx?sifraStranica=19), situata al largo di Spalato. Con un numero esiguo di hotel, è ideale per chi cerca un’oasi a misura d’uomo. La spiaggia Stiniva, proclamata nel 2016 la più bella d’Europa dal sito European Best Destinations (https://www.europeanbestdestinations.com/), circondata da alte scogliere, è un piccolo paradiso nascosto raggiungibile solo facendo trekking o in barca. Nella sua parte orientale, Vis vanta alcune delle calette più belle dell’intera Croazia.

Un’altra isola è Mljet (Meleda, http://www.mljet.hr/?l=ita), nella parte meridionale della Dalmazia, la più rurale del Paese: lunga 37 km e larga 3, con le sue colline è un autentico gioiello di foreste, grotte e laghi di acqua salata, tanto che la parte nordoccidentale dell’isola è stata dichiarata Parco Nazionale. Nella spiaggia di Saplunara non ci sono né alberghi né ristoranti, ma solo alcuni punti di ristoro circondati da un fitta pineta. E su una costa di 130 km totali, ci sono molti altri angoli paradisiaci da scoprire. Non a caso Mljet è considerata l’isola più bella dell’Adriatico.

Il golfo del Quarnaro
Spingiamoci ora a nord della Croazia, esplorando altri tesori nel golfo del Quarnaro. Nella tranquilla isola di Cres (Cherso, http://www.tzg-cres.hr/it/), tra le meno turistiche del Paese, c’è tutto quello che si desidera: deliziose calette, grandi spiagge e piccole baie nascoste fatte di sabbia o ghiaia. Tra le più belle, la caletta ai piedi di Lubenice, delizioso borgo in cima a uno scoglio. Solo qualche visitatore immerso in una cornice da cartolina dona a questa remota spiaggia un fascino fuori dal tempo: può essere infatti raggiunta solo attraverso un ripido sentiero o via mare.
Più vicina alla costa è invece l’isola di Krk (Veglia, http://www.krk.hr/it/), la più grande (e anche la più gettonata) della Croazia, collegata alla terraferma da un ponte. Nota come “l’isola d’oro”, vanta baie e intime insenature, una vegetazione submediterrana, campi coltivati e fitti boschi, oltre a zone tipicamente carsiche e dal paesaggio montano. Ma è la varietà delle spiagge a richiamare i turisti: di ghiaia, sabbia o roccia, sono situate ai piedi degli alberghi o raggiungibili solo in barca o attraverso sentieri percorsi dai pastori lungo la pineta. Di queste, ben 15 vantano la bandiera blu.

Più a Sud c’è l’isola di Rab (Arbe, http://www.rab-visit.com/it), famosa per la sua Rajska plaza, o Spiaggia Paradiso, il cui nome la dice lunga (nel 2012 la CNN l’ha annoverata fra le dieci spiagge più belle del mondo). Grazie alla sabbia fine e al fondale basso, è una meta ideale per le famiglie. La penisola di Kalifront invece è nota per il suo rilievo carsico e la costa frastagliata, con una serie di baie e insenature circondate da pinete. E per chi si annoia a fare solo vita di mare, ci sono oltre 100 chilometri di sentieri escursionistici e ciclistici.
Queste che vi abbiamo elencato sono il top delle isole croate, ma come abbiamo visto la scelta è infinita. Per cui, a questa lista più “turistica” ne aggiungiamo una diversa dal solito. Parliamo di piccoli gioielli naturali in cui i veicoli non sono graditi: abbandonate macchina sulla terraferma e gustatevi la natura a 360° staccando completamente la spina dai rumori della città. Spesso gli unici mezzi ammessi sono i trattori che trasportano rifornimenti e beni di prima necessità scaricati dalle navi.
Iniziamo ancora una volta dalla Dalmazia, in questo caso a nord-ovest di Zara, dove c’è il piccolo arcipelago di isole zaratine (http://www.zadar.hr/it/silba-olib-premuda-ist-skarda-molat/). In questa oasi di relax la più vivace è l’isola di Silba (Selve, https://croatia.hr/it-IT/Destinazioni/Isole/Isola/Silba?ZHNcNTM5LHBc), abitata da gente di mare che ha approvato un decreto per liberarsi delle macchine. Qui infatti circolano solo qualche bicicletta e il motorino del postino. Non ci sono alberghi, ma solo gli appartamenti e le camere messi a disposizione dagli abitanti.
Le altre isole dell’arcipelago zaratino sono ancora più silenziose, con atmosfere d’altri tempi all’insegna dello slow food, grazie a ristoranti e trattorie che offrono piatti a base di pesce. Tra queste c’è Olib (Ulbo): si può arrivare in auto, ma la si posteggia fino al momento di ripartire. L’unico veicolo ammesso è il golf cart, introdotto dai rimpatriati dall’America. Da non perdere la baia Slatinica, nella parte orientale dell’isola, dove attraccano i diportisti e vengono a fare il bagno la gente del posto e i turisti. Il mare è basso e cristallino.

È in Dalmazia l’arcipelago più grande dell’Adriatico
Sempre in Dalmazia si trova il parco nazionale Kornati (delle Incoronate), dove a regnare incontrastate sono le imbarcazioni di tutte le dimensioni. Già da tempi lontani gli abitanti si muovevamo sulle loro barche “da carico” multifunzionale, le gaete. Parliamo dell’arcipelago più grande dell’Adriatico, con 89 tra isole, isolotti e scogli, che occupa una superficie di 217 km2 ed è rinomato per le sue scogliere a picco sul mare. La maggior parte del parco si trova nell’isola più grande, che dà il nome all’arcipelago.
Le Incoronate sono un paradiso anche per gli amanti del buon cibo. Fate un salto sull’isola di Zut, la seconda per estensione dell’arcipelago: senz’acqua corrente, elettricità o traghetti, vanta ristoranti con piatti di mare famosi in tutto il Paese.
La bussola punta ora verso sud, precisamente sull’isola di Zlarin (Slarino) nell’arcipelago di Sebenico. Nota per i suoi coralli, la cui lavorazione risale al 1400, ha una strada lunga una decina di chilometri e altre piccole vie, ma la guida delle automobili è vietata.

In questo angolo di Adriatico la più vicina alla costa è l’isola di Prvic (Provicchio), che in croato significa appunto “la prima”. Lunga solo 3 km, ha al suo interno due piccoli paesi, Prvic Luka (Porto o Porto Provicchio) e Sepurine (Seporine), lontani un chilometro l’uno dall’altro. Queste distanze così esigue non inducono certo a usare l’automobile.
Altre piccole perle di mare blu e natura senza traffico sono le isole di Unije, Vele e Male Srakane, a nord della Croazia nell’arcipelago del Quarnaro, all’ombra della più grande isola di Losinj (Lussino). A Unije non ci sono macchine, mentre il principale mezzo di trasporto è la carriola. L’unico centro abitato è un pittoresco villaggio di pescatori. Essendo sulla rotta degli uccelli migratori, è particolarmente importante dal punto di vista ecologico. Ma l’isola è famosa anche per i suoi uliveti. Accanto a Unije, pure gli isolotti di Vele e Male Srakane sono allergici al rumore delle auto, ma non al ronzio delle api che richiamano biologi da tutto il mondo.
Poco più a sud c’è infine la minuscola e poco abitata isola di Susak (Sansego), con le sue numerose baie sabbiose e poco profonde. Le macchine non possono circolare, e durante il giorno l’unico rumore che si sente è quello trattori, con le merci appena scaricate dalla nave. Un piccolo sogno a occhi aperti.