Viaggio in Albania: mare, parchi e tanta natura

Ci sono Paesi il cui futuro sembra già scritto: un tempo considerati solo da pochi e intrepidi viaggiatori, d’un tratto cominciano ad attrarre sempre più l’attenzione, rischiando di venire velocemente rovinati dal turismo di massa. Quindi bisogna cogliere l’attimo e visitarli in fretta. Uno di questi Paesi è l’Albania. Snobbata da tempo immemore, principalmente per una situazione politica ed economica fra le più complesse d’Europa, è ormai a tutti gli effetti una destinazione emergente.

Baia di Grama | Costa ionica | Albania

Ha infatti le carte in regola per farsi amare. Dalla sua posizione strategica nell’Europa sud-orientale, mixa fascino mediterraneo e balcanico con un tocco esotico. Il tutto a poche ore di volo (o di traghetto) dall’Italia. La sua storia degna di un romanzo, rende l’Albania un vero e proprio puzzle culturale con vestigia romane e bizantine, lasciti dell’Impero ottomano e del blocco sovietico. Senza contare la varietà paesaggistica: montagne alpine innevate e spiagge idilliache su una costa lunga 450 chilometri. Il piacevole clima mediterraneo con molte ore di sole l’anno fa il resto. Ed è proprio la natura albanese che vogliamo farvi scoprire.

Il territorio

Con quasi 29.000 chilometri quadrati di superficie e poco più di 3 milioni di abitanti, l’Albania si divide in quattro zone: Alpi, regione montuosa centrale, regione montuosa meridionale e pianure occidentali. Circa 2/3 del territorio sono occupati da montagne e colline, con molte cime che superano i 2.000 metri. La vetta più alta è il Monte Korab di 2.750 metri, al confine con la Macedonia del Nord. Il resto del territorio è occupato dalle pianure.

La costa accontenta tutti: combina le lunghe spiagge sabbiose e poco profonde del Mare Adriatico, con le piccole baie di ciottoli e rocce del litorale ionico. È ricca di promontori, lagune, grotte marine e selvaggi tesori ecologici ancora da scoprire.

L’Albania è anche ricca di flora, con 3.250 tipi di piante che costituiscono il 29% della flora europea, e di cui l’11% sono endemiche. La macchia mediterranea copre il 35% della selva.

La costa adriatica

La costa bagnata dall’Adriatico inizia a nord all’estuario del fiume Buna (tutelato dalla Convenzione di Ramsar), che segna il confine col Montenegro. Proprio qui, per effetto delle alluvioni del fiume, si è formata la piccola isola di Franz Joseph. A seconda della portata, può diventare una penisola collegata alla terraferma. È un’oasi perfetta per rilassarsi in mezzo alla natura: il suo patrimonio conta sulla presenza di uccelli acquatici e una ricca vegetazione in cui dominano pioppi e ontani.

La spiaggia più settentrionale è quella di Velipoje, località a una ventina di chilometri da Shkodra (Scutari in italiano), una delle città più antiche della nazione, considerata la capitale culturale. La zona vanta 250 giorni di sole l’anno. Vicino troviamo la laguna di Viluni, un ecosistema naturale che si estende su 130 ettari e ospita oltre 180 specie di uccelli.

Poco più a sud c’è la spiaggia di Shengjin, a quindici minuti in macchina dalla storica città di Lezha. In zona, molto bella la spiaggia di Rana e Hedhun.

Spiaggia di Rana e Hedhun | Albania | © kohajone.com

Ma quella più grande e frequentata dell’Albania si trova nel centro del Paese, nella città di Durres (Durazzo), a una quarantina di chilometri da Tirana. La spiaggia lunga 6 chilometri è in una baia protetta dai venti. Intorno alla città, molto amate sono le spiagge di Currila, Golemi, Mali i Robit con le pinete a fare da cornice. Capo di Lagji, che chiude la baia di Durres a sud, è ideale per chi ama fare immersioni.

Da segnare sulla mappa ci sono anche la spiaggia di Divjaka e la laguna di Karavasta. Insieme formano un complesso naturale molto amato. La laguna coi suoi 4.330 ettari è la più grande della costa albanese. Per salvaguardarne la biodiversità, è diventata parco nazionale ed è protetta dalla Convenzione di Ramsar. Qui nidifica il pellicano crespo;  e l’ecosistema ospita 210 specie di uccelli, 12 specie di mammiferi e 16 specie di rettili. La vegetazione è rigogliosa e vede la prevalenza di conifere, pini e frassini.

La costa ionica

Puntiamo la bussola verso sud per raggiungere la costa ionica, dove dalle spiagge sabbiose si passa a quelle rocciose e di ciottoli. Una delle zone più turistiche è la baia di Vlore (Valona), città col secondo porto albanese dopo quello di Durres. Siamo in pratica di fronte al litorale italiano di Lecce e Brindisi. La spiaggia inizia a sud della città.

La baia è racchiusa dalla penisola di Karaburun, la più grande del Paese. La parte occidentale è frastagliata, con piccole baie e spiagge, ed è uno dei siti prediletti dai diver. Da visitare la grotta marina di Haxhi Ali, che grazie alle sue dimensioni permette l’accesso anche alle barche. Da non perdere la baia dell’Orso, le spiagge di Dafina e Grama con fondali profondi. Poco lontano c’è l’Isola di Sazan, che con una superficie di 5,7 chilometri quadrati è la più grande dell’Albania. Insieme alla penisola forma il Parco nazionale marino di Karaburun-Sazan, che tutela la superficie di mare circostante fino a 1 miglio nautico. È l’unico parco marino dello Stato.

Dopo il passo di Llogara, seguono le spiagge ioniche chiamate anche “riviera albanese“. Siamo in una delle regioni più belle e calde del Paese con 300 giorni di sole l’anno. È caratterizzata da pendii montuosi e colline ricoperte di vegetazione mediterranea, con borghi costruiti fra monti e mare.

Più a sud, a spiccare ci sono la località di Dhermi, fra le più gettonate dell’intera costa grazie alle sue acque trasparenti perfette per le immersioni, e Himare, dirimpettaia della nostra Otranto.

Le Alpi albanesi

Per gli amanti della montagna, i fari sono puntati sulle Alpi albanesi nel Nord del Paese, lungo il confine con Montenegro e Kosovo. Praticamente impenetrabili (tranne che per alcuni passi che collegano i piccoli villaggi nelle valli sottostanti durante i mesi estivi), sono fra i picchi meno esplorati d’Europa. Non a caso sono noti come “Monti Maledetti”, nome sinistro che nulla ha a che fare con la loro bellezza spettacolare.

Parte del territorio è protetto dal Parco Nazionale della valle di Valbona, nelle Alpi albanesi orientali. Ricopre una superficie di 8.000 ettari, ed è una delle aree naturali più apprezzate. Si trova a una ventina di chilometri da Bajram Curri, il centro abitato più importante della valle. La flora conta una buona varietà di piante e alberi, il più diffuso dei quali è l’abete rosso. Nel parco trovano rifugio orsi, lupi, gatti selvatici e capre selvatiche che si arrampicano lungo i pendii. Nel fiume Valbona nuota invece la trota marmorata. Il parco e tutta l’area circostante vantano abbondanti nevicate, persino in primavera inoltrata. Si può sciare, fare trekking nella valle e scendere in canoa lungo alcuni tratti del fiume.

Anche le Alpi albanesi occidentali hanno molto da offrire. Il punto di partenza ideale per esplorarle è Shkodra. La località di Boge invece è perfetta per praticare l’alpinismo, lo sci e la speleologia. Fra le grotte più famose, quelle di Mulliri, Akullore e Njerezve te lagun. Boge si trova vicino al famoso Parco Nazionale di Thethi. Si estende per 3.300 ettari quasi totalmente ricoperti da faggi, in cui scorre il fiume che gli dà il nome. La zona è ricca di attrazioni come la cascata di Grunas, alta 30 metri, oltre a sorgenti di acqua fredda e grotte.

Trekking e bicicletta

Dalle Alpi alle spiagge del Sud, passando per parchi naturali e borghi storici, l’Albania può essere esplorata a piedi. Grazie alla popolarità riscossa negli ultimi anni dal trekking, ha cominciato a svilupparsi tutta una serie di servizi dedicati, incluse le mappe e la segnaletica dei percorsi, e la nascita di sentieri di montagna regionali e transnazionali. Per quanto riguarda in particolare il trekking alpino, la rete è ancora in via di sviluppo, quindi è meglio rivolgersi a una guida esperta o partecipare a tour organizzati.

Il Paese è attraversato dall’antica Via Egnatia, che da Durazzo porta fino a Istanbul. Realizzata dai romani a partire dalla seconda metà del II secolo a.C., è una millenaria direttrice di comunicazione che collega il basso Adriatico e l’Egeo settentrionale passando per Albania, Macedonia del Nord, Grecia e Turchia europea. È in pratica una continuazione della Via Appia, per un totale di 1.120 chilometri.

Un altro percorso per gli amanti delle camminate è il Sentiero di Cesare nel Parco Nazionale di Llogara. Il parco si trova nel Sud del Paese, a 40 chilometri da Vlore, dove abbiamo visto Mare Adriatico e Ionio si separano. È noto per essere ricoperto da vaste pinete, e per gli spettacolari panorami che abbracciano mare e monti.

Per chi invece preferisce scoprire le bellezze naturali in bicicletta, l’Albania sta diventando un’ottima meta. È possibile scoprire su due ruote la costa e i laghi, e fare mountain bike soprattutto nelle Alpi Albanesi. Il Paese fra l’altro è incluso nella Trans Dinarica, una pista ciclabile che parte dalla Slovenia.

Laghi e fiumi

Infine, l’Albania è anche ricca di acqua, con un reticolo idrografico di 11 fiumi a cui si aggiungono decine di affluenti e corsi d’acqua. Ci sono poi diversi laghi, tre dei quali fra i più importanti dei Balcani. Nella parte settentrionale del Paese, a cavallo col Montenegro, c’è il lago di Shkodra, il più grande della penisola.

Nel Sud dell’Albania, al confine con la Macedonia del Nord, troviamo invece il lago di Ohrid (Ocrida), uno dei siti naturali più gettonati. Situato a quasi 700 metri di altezza, è famoso in particolare per due ragioni: è uno dei laghi più antichi del pianeta (risale a 4 milioni di anni), e la sua profondità sfiora i 290 metri, il che lo rende il lago più profondo della penisola balcanica. La trota del Lago di Ohrid è una specie endemica, e si contano un’altra quindicina di specie di pesci, più di 30 molluschi e spugne.

Poco lontano dal Lago di Ohrid, a 850 metri sopra il livello del mare ci sono il Grande e il Piccolo lago di Prespa di origine tettonica. Si dividono fra Albania, Macedonia del Nord e Grecia. Non resta altro che fare un bel respiro, godersi l’aria fresca e il panorama.

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