Isole italiane minori: le nostre preferite

Viviamo in un Paese piccolo, ma con un mare che non ha nulla da invidiare a mete europee gettonatissime come la Grecia, o destinazioni esotiche oltreoceano. E per chi cerca acque limpidissime, le isole hanno una marcia in più. L’Italia ne conta circa 800, dalla Sicilia e la Sardegna a quelle più minuscole e disabitate. Le isole offrono una vasta gamma di paesaggi, un patrimonio naturale che si unisce a quello storico e culturale che tanto caratterizza l’Italia.

Per voi abbiamo pensato alle isole minori, e abbiamo scelto in particolare cinque arcipelaghi che impreziosiscono il nostro Stivale da nord a sud. E tenete presente che, oltre al relax della spiaggia, spesso offrono alcune delle migliori zone per fare snorkeling e diving dell’intero Paese.

Il lago rosso delle Conche | Isola d'Elba | © Ente del Turismo

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Il lago rosso delle Conche | Isola d'Elba | © Ente del Turismo

Isola d’Elba – arcipelago toscano

Iniziamo dall’arcipelago toscano, composto da sette isole, tutte circondate da un mare cristallino. Questi tesori di bellezza e biodiversità, archeologia e tradizioni sono protette dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che tutela un tratto di mare di oltre 600 chilometri quadrati fra Livorno e il promontorio dell’Argentario.

L’isola d’Elba è la più grande dell’arcipelago e di tutta la regione: 224 chilometri quadrati con 147 chilometri di costa capaci di accontentare tutti. Ci sono litorali di sabbia dorata, spiagge nere per la presenza di ferro, calette di ciottoli, scogliere a picco sul mare. Grazie alla sua conformazione geologica e alla posizione geografica, è considerata un museo a cielo aperto per geologi, naturalisti e botanici.

Ma non solo: sull’Isola d’Elba molte civiltà del Mediterraneo hanno lasciato le loro tracce, dagli etruschi che già nel VIII secolo a.C. sfruttavano le miniere, ai Romani, e poi ancora spagnoli, austriaci, tedeschi, inglesi e francesi.

Per godersi il mare, l’isola d’Elba conta su una moltitudine di spiagge molto diverse fra loro. Noi vi consigliamo le spiagge di Fetovaia e di Cavoli, due gioielli di ghiaia fine incastonati nelle rispettive baie, piuttosto affollate in estate però. La spiaggia di Capobianco ha un fondo ghiaioso ed è meno frequentata. Sulla punta del promontorio, vicino a una cava di pirite fuori uso c’è la spiaggia del Remaiolo, raggiungibile tramite una strada sterrata.

Dell’arcipelago fanno parte anche: l’isola del Giglio, famosa per le sue acque limpide con rigogliose praterie di posidonia, e pareti verticali coperte di spugne azzurre e gorgonie rosse; Capraia che vanta un’area marina protetta e oltre 650 specie vegetali; Montecristo, con una vita marina particolarmente intatta grazie alla normativa che tutela un miglio intorno all’isola.

Ponza | Isole Pontine | © Acqua Pazza

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Ponza | Isole Pontine | © Acqua Pazza

Ponza – isole Pontine

Di fronte alla costa del Lazio ci aspetta Ponza, l’isola principale delle isole Pontine che, coi suoi 8 chilometri quadrati, è fra le più suggestive di tutto il Mar Tirreno. A dare il benvenuto ci sono le case bianche e dai colori pastello del porto, un assaggio della sua anima marinara. Ponza regala scorci deliziosi fra grotte, scogli, baie e calette. I fondali vantano pareti di gorgonie e alghe rosse, praterie di posidonia.

Cala Feola è una delle più belle e fra le pochissime spiagge di sabbia presenti sull’isola, le altre infatti sono principalmente di ghiaia e sassi. Le acque trasparenti sono incorniciate dalle colline di Capo Bosco e della Montagna della Corte. In questa caletta fino agli anni ’40 venivano a svernare le foche monache. Molte spiagge a Ponza sono raggiungibili solo in barca, e una delle più belle è Baia di Cala Gaetano, in cui si può arrivare anche a nuoto dalle spiaggette di Punta dell’Ebreo.

La struttura urbanistica dell’isola risale al periodo borbonico. Lo stesso porto è stato costruito a fine 1700 sull’originario impianto romano. Ma molte sono le vestigia romane sopravvissute, legate soprattutto al sistema di approvvigionamento idrico con cisterne, acquedotti e tunnel di collegamento pedonale ancora in uso. Molto interessanti sono le grotte di Pilato, un complesso archeologico ipogeo e subacqueo un tempo impiegato probabilmente per l’allevamento delle murene.

E visto che siete a Ponza, potete visitare anche qualcuna delle altre cinque isole dell’arcipelago. Ventotene è più tranquilla e selvaggia, ideale per le immersioni ma anche per fare trekking. A poco più di un miglio marino c’è S. Stefano, che insieme a Ventotene fa parte di una Riserva Naturale Statale. E infine, ci sono le isole disabitate di Zannone (inclusa nel Parco Nazionale del Circeo) e Palmarola.

Isola di San Nicola | isole Tremiti

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Isola di San Nicola | isole Tremiti

San Domino – isole Tremiti

Le Tremiti sono famose per le acque smeraldine, fondali marini abitati da banchi di pesci e coralli, spiagge di sabbia finissima e grotte iridescenti. Siamo in Puglia, a 12 miglia marine dalla costa adriatica, di fronte al . Qui ci aspettano le isole di San Domino, la piccola San Nicola, Capraia, gli isolotti di Cretaccio e La Vecchia e, più distante, l’isola di Pianosa. Fin dall’antichità, le Tremiti sono conosciute come le “isole Diomedee”. L’arcipelago è una Riserva Naturale marina, e le immersioni più belle sono a Punta del Diavolo e nella grotta delle Rondinelle.

L’isola di San Domino è quella più grande, popolata e turistica delle Tremiti, ma questo non toglie nulla alla sua esplosione di vegetazione, colori e profumi. Ricoperta da una distesa di pini d’Aleppo, col suo faro che scruta il mare, è amata da chi pratica snorkeling e immersioni. Cala delle Arene è l’unica spiaggetta sabbiosa di una certa dimensione di tutto l’arcipelago. Conquista con le sue acque limpide e il litorale selvaggio. Si apre tra le rocce, con una lingua di sabbia bianca e fondali che scendono dolcemente. Di fianco c’è la grotta dell’Arenile, lungo la costa puntellata di spelonche e falesie, ricoperta di macchia mediterranea e boschi. Fra le grotte che puntellano le scogliere, la più suggestiva è quella del Bue Marino, profonda 70 metri e colorata di blu grazie ai giochi di luce.

A poca distanza da San Domino c’è Capraia, disabitata e selvaggia. Non perdetevi Cala Sorrentino e la grotta dei Misteri, mentre per immersioni mozzafiato andate a Punta Secca e a Cala dei Turchi. Ma il cuore storico delle Tremiti è l’isola di San Nicola, dominata dai torrioni e dall’abbazia di S. Maria a Mare. Dai chiostri parte il sentiero panoramico che abbraccia tutta l’isola e conduce alle tombe greche.

Marettimo | Isole Egadi

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Marettimo | Isole Egadi

Levanzo – isole Egadi

Ora andiamo in Sicilia, incredibile crocevia di culture. Delle Egadi fanno parte le isole di Favignana, Levanzo e Marettimo, e gli isolotti di Formica e Maraone, dove non mancano ritrovamenti archeologici di terra e subacquei risalenti al Paleolitico. Questa è l’area marina protetta più estesa d’Europa, dove grandi praterie di posidonia offrono un prezioso habitat per la riproduzione di numerose specie ittiche. Si possono avvistare le tartarughe Caretta Caretta, la foca monaca, il delfino costiero, il capodoglio, squali e mante. C’è poi una grande varietà di volatili stanziali e migratori.

Noi in particolare vi proponiamo Levanzo, la più piccola e preziosa isola delle Egadi. Le casette bianche del porto sembrano un presepe in versione siciliana. Per godervi il mare cristallino, dal lato di levante c’è Cala Fredda, con una piccola spiaggia di ciottoli chiari e levigati. Poco lontano a ridosso di una pineta c’è Cala Minnola. Dal lato opposto un sentiero porta alla Caletta del Faraglione, annoverata da Legambiente fra le venti spiagge più belle d’Italia. Dall’altro lato troviamo Cala Tramontana, perfetta per ammirare il tramonto. Per gli amanti delle immersioni invece c’è un interessante itinerario archeologico subacqueo: tra Cala Minnola e Punta Altarella, a una trentina di metri di profondità, ci sono i resti di un relitto di nave romana, mentre grotta del Genovese è famosa per le figure rupestri di uomini e animali risalenti al Paleolitico.

Per godervi al massimo pace e tranquillità vi consigliamo Marettimo, la più alta e rocciosa delle Egadi. Ha un unico villaggio di pescatori fatto di piccole casette, ed è amata dai divers per la varietà dei fondali e per la costa con centinaia di grotte. Ma non mancano calette da cartolina per il totale relax. Anche gli amanti del trekking non saranno delusi.

Lampedusa - Linosa - Lampione - un triangolo di isole relegate all'estremo sud dell'Italia | © Izzo Avventure

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Lampedusa - Linosa - Lampione - un triangolo di isole relegate all'estremo sud dell'Italia | © Izzo Avventure

Lampedusa – isole Pelagie

Restiamo in Sicilia per raggiungere Lampedusa, nel remoto arcipelago delle Pelagie. Siamo nell’estremo Sud dell’Italia e non solo: Lampedusa è il comune abitato più meridionale d’Europa, tanto da essere più vicina alle coste tunisine che a quelle italiane. Geologicamente infatti poggia sulla piattaforma continentale africana, il clima mediterraneo tende al desertico, e la flora e la fauna sono simili a quelle nord-africane.

Lampedusa è famosa in tutto il mondo per la splendida spiaggia dei Conigli, che prende il nome dall’omonima isoletta a pochi metri di distanza. Sulla spiaggia depongono le uova le tartarughe marine, ragione per cui l’accesso è soggetto alle dovute limitazioni. Il patrimonio selvaggio dell’isola è protetto dalla Riserva Naturale Orientata “Isola di Lampedusa”, gestita da Legambiente Sicilia. Questo ha permesso di tutelare gli ambienti naturali lungo la costa sud per un totale di quasi 400 ettari. Qualche anno dopo è stata istituita anche l’Area Marina Protetta “Isole Pelagie”.

Oltre al paradiso della spiaggia dei Conigli, Lampedusa vanta calette meravigliose come Cala Creta, una baia di spianate di roccia, la spiaggia sabbiosa della minuscola Cala Pisana, e Portu ‘Ntoni, un piccolo tesoro di sabbia incorniciato da pareti rocciose. E ancora Cala Greca, un paradiso protetto da ripide scogliere. Alla splendida Tabaccara, di fianco dell’isola dei Conigli, ci si arriva invece solo via mare.

Oltre a Lampedusa, l’altra isola abitata delle Pelagie è Linosa, a metà fra le coste siciliane e quelle africane. Questa minuscola isola vulcanica di soli 5 chilometri quadrati, è ideale per staccare completamente la spina. Se cercate la sabbia, dovete andare a Cala Pozzolana di Ponente.

Le altre isole dell’arcipelago, Lampione e lo Scoglio di Sacramento, sono mete molto apprezzate per escursioni in giornata.

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