Scordatevi i grattacieli di Benidorm o la movida sfrenata di Lloret de Mar sulla costa mediterranea spagnola. Nella Spagna Verde è tutta un’altra vita, l’immersione nella natura è totale. Parliamo di Galizia, Asturie, Cantabria e Paesi Baschi, le quattro comunità autonome che dal confine col Portogallo a quello francese formano la costa settentrionale.

E il perché del “verde” del soprannome è facilmente intuibile: fitti boschi, fertili valli e montagne in cui questo colore dà il meglio di sé. Il tutto costellato di paesini di mare ricchi di storia e tradizioni, città all’avanguardia e una cucina locale con delizie che meriterebbero un articolo a parte.
E oltre a un’immersione totale nella natura, questa parte della Spagna ha un’anima molto spirituale. E qui che termina il Cammino di Santiago di Compostela, un’antica rete di itinerari che porta i pellegrini alla cattedrale di Santiago in Galizia. Uno di questi itinerari è il Cammino del Nord, chiamato anche Cammino della Costa proprio perché il mare vi accompagna lungo tutto il percorso, dai Pirenei a Santiago. Scopriamo quindi i tesori naturali, e non solo, di queste quattro regioni spagnole.
Galizia
Iniziamo dall’estremità nord-occidentale: famosa come abbiamo visto per il cammino che termina nel suo capoluogo, Santiago di Compostela, la Galizia ha molto altro da offrire insieme alle località di A Coruña, Ferrol, Lugo, Orense, Pontevedra e Vigo.
E a livello naturalistico, è una perla. Bagnata dal Mar Cantabrico e dall’Oceano Atlantico, per la sua posizione isolata dal resto della Spagna e a ridosso del Portogallo, è geograficamente molto interessante. E il numero di parchi naturali lo conferma. I paesaggi sono vari e passano da fertili vallate a maestose scogliere, come quelle della Costa della Morte. Terra di leggende in cui si pensava finisse il mondo conosciuto, anche se il nome è poco invitante vanta spiagge immense come quelle di Carnota, O Rostro e Baldaio, l’iconico Monte Louro, i promontori di Finisterre, Touriñán e Vilán o le isole Sisargas. Per gli amanti della cultura, imperdibili sono il centro storico di Corcubión, il Santuario della Virxe da Barca de Muxía e gli insediamenti tipici della cultura megalitica.
Ma uno dei paesaggi più caratteristici della Galizia sono le “rías“, strette e lunghe insenature che si addentrano nelle valli fluviali grazie all’azione del mare. Si dividono in Rías Altas e Rías Baixas. Le Rías Altas sono nella Galizia settentrionale, bagnate dall’Atlantico. Vi aspettano scogliere fra le più alte d’Europa (segnatevi Estaca de Bares nella Sierra da Capelada), spiagge suggestive come Morouzos e Vilarrube, caratteristici villaggi di pescatori. Le “rías” più note sono quelle di A Coruña, Ares e Betanzos, Ferrol, Cedeira e Ortigueira. La costa fra l’altro è ideale da percorrere in auto. La Torre d’Ercole della cittadina di A Coruña, uno dei tanti fari che vedrete lungo il tragitto, è Patrimonio Unesco.
Le Rías Baixas si trovano invece sul litorale dalle “rías” di Muros e Noia alla foce del Miño, presso la località di A Guarda (Pontevedra). Scoprirete lunghe spiagge di sabbia bianca e acque turchesi, soprattutto a sud nelle isole Cíes, chiamate dai Romani “le isole degli dei”. L’arcipelago fa parte del Parco Nazionale marittimo-terrestre delle isole atlantiche della Galizia, che include anche l’arcipelago di Ons, l’isola di Cortegada e quella di Sálvora.
Asturie
Proseguendo verso est, incastonate fra la costa e il lussureggiante entroterra, ci sono le Asturie, probabilmente la regione più verde della Spagna verde. La costa si fonde con la vegetazione, e vanta spiagge dorate poco urbanizzate e svariate bandiere blu. Per staccare la spina, ideali sono queste spiagge nascoste fra le scogliere: la spiaggia El Silencio (un nome, una garanzia), la minuscola spiaggia di Gulpiyuri, la spiaggia Cuevas de Mar dove con la bassa marea emergono le grotte, e la spiaggia di Poo con le sue acque placide. Tra una spiaggia e l’altra, è doveroso fare una sosta in località come Cudillero, Llanes, Luarca, Candás e Luanco.
Se invece preferite una vacanza attiva, le Asturie sono perfette per gli sport acquatici: gli amanti del surf si segnino le spiagge di Tapia de Casariego, Gozón o Salinas.
E passando dalla costa all’entroterra, svettano i Picos de Europa. Sono le formazioni rocciose che danno il nome al parco nazionale, abitato dal simbolo delle regione: l’orso bruno. I fiumi che scendono dalle cime portano vita nelle valli, lasciando spazio a città come Oviedo, il capoluogo ricco di attrazioni dal Teatro Campoamor alla cattedrale fino al palazzo di S. María del Naranco. Questo infatti è l’unico parco naturale abitato della Spagna. Suddiviso fra le province di Asturie, Cantabria e León, è l’esempio perfetto di ecosistema atlantico. Ricco di boschi di querce e faggeti, gole e foreste, ospita il lupo iberico, grandi mammiferi come il capriolo e il camoscio, il gallo cedrone e il grifone.
Infine, per un’immersione totale nella natura, si può percorrere una parte del Cammino di Santiago, chiamato Cammino Primitivo. Va da Oviedo al capoluogo galiziano attraverso boschi e valli, per poi incrociare il Cammino Francese a Palas de Rei in Galizia. Il paesaggio è prevalentemente agreste, con piccoli villaggi dediti ad agricoltura e allevamento.
Oltre a Oviedo, le città principali sono Gijón e Avilés. La regione è nota per i suoi esempi di arte preromanica, e conta svariati Patrimoni Unesco: le chiese preromaniche nei dintorni del capoluogo, grotte preistoriche con tesori di arte rupestre, la Camera Santa della Cattedrale di Oviedo e la fontana della Foncalada.
Pico de Europa | Cantabria | © Adrián Vázquez Fernández
Cantabria
Arriviamo ora nella regione più piccola della Spagna Verde, la Cantabria, che per darvi un’idea è un quinto della Galizia. Santander, il capoluogo, è piena di vita, perfetta per chi cerca un po’ di movida ma anche cultura. Qui si trova il Centro Botín, un moderno spazio nei Giardini di Pereda sulla baia. Progettato da Renzo Piano, è dedicato ad arte contemporanea, musica, cinema, teatro e letteratura.
Lungo la costa sono molte le località da visitare come San Vicente de la Barquera, Castro Urdiales, Suances, Noja, Santoña, Laredo e Comillas. Qui c’è il Capriccio di Gaudí, edificio di fine ‘800 in cui il famoso architetto ha fuso elementi arabeggianti, neogotico e forme arborescenti. Iconica la torre cilindrica decorata con girasoli in ceramica.
Un magnifico esempio di arte rupestre preistorica è invece la Grotta di Altamira, vicino alla cittadina medievale di Santillana del Mar. Patrimonio Unesco, ha pitture risalenti a 14.000 anni fa.
Per chi ama la vita di mare, lungo i 220 chilometri di costa ci sono decine di spiagge, da quelle urbane alle selvagge. Le più famose sono quelle di El Sardinero a Santander, la lunga spiaggia La Salvé a Laredo, e la spiaggia nel Parco Naturale di Oyambre. Questo parco protegge una grande diversità di ecosistemi, con paesaggi che vanno dalle alte scogliere alle spiagge sul mare o sulle “rías”, dalla palude alle dune fino alle colline attraversate da ruscelli. Fauna e vegetazione sono altrettanto ricche e variegate.
L’entroterra non è da meno, con una vegetazione rigogliosa e diversi parchi naturali. Nella parte cantabrica del già citato Parco Nazionale dei Picos de Europa c’è la gola più grande della Spagna, La Hermida. Nella valle di Camaleño c’è invece il parador di Fuente Dé: la sua funivia sale a 1.800 metri nel cuore del parco, da cui si può ammirare anche il Naranjo de Bulnes, una delle cime più suggestive.
Infine c’è l’esperimento del Parco di Cabárceno. In un ambiente carsico di un antico sfruttamento minerario a cielo aperto, vivono oltre cento specie provenienti da tutto il mondo. Si riproducono animali in via di estinzione come gli elefanti africani, le zebre di Grévy o i rinoceronti bianchi. Vivono in stato di semilibertà, su grandi superfici in un ambiente il più naturale possibile.
Paesi Baschi
Eccoci nell’angolo orientale della Spagna Verde, Euskadi in lingua basca, che dai Pirenei al confine con la Francia scende verso la costa. Troverete paesini dalla spiccata tradizione marittima come Bermeo, Lekeitio, Getaria, Hondarribia e Santurzi. E località famose che mixano natura e architettura all’avanguardia: la splendida San Sebastián, Zarautz e Getxo, ma anche città dell’entroterra come il capoluogo Vitoria e Bilbao. In quest’ultima potrete ammirare il Museo Guggenheim, e il ponte sospeso di Vizcaya, Patrimonio Unesco.
La costa basca vede litorali scoscesi, “rías” suggestive e cordigliere coperte da faggi e roveri. Ci sono paesaggi unici, da scoprire ad esempio lungo l’itinerario del flysch, da Zumaia a Mutriku passando da Deba. I flysh sono lastre rocciose createsi dall’accumulo di sedimenti durante migliaia di anni, che rientrano verso il mare formando una cresta.
Da segnare sulla mappa è la costa di Bermeo, con l’isolotto di San Juan de Gaztelugatxe. Qui c’è un piccolo eremo dedicato a S. Giovanni, raggiungibile dalla spiaggia con una stretta scala. Il panorama da lassù è fantastico. Parliamo di uno dei luoghi più iconici della costa basca, reso famoso grazie anche alla serie “Il Trono di Spade”.
Nell’entroterra la natura è spettacolare. A proteggerla ci sono parchi naturali e riserve della biosfera. È infatti una delle zone con maggiore biodiversità di tutta la Spagna.
Il Parco Naturale della zona di Gorbea, Vizcaya e Álava è il più grande della regione. Offre un’ampia varietà di paesaggi, da boschi di faggi e querce a grotte e cascate. Dalla cima del Monte Gorbea, che sfiora i 1.500 metri, il panorama è spettacolare. Il El salto del Nervión, nella provincia di Álava, con i suoi 220 metri è cascata più alta della Spagna.
Una visita la merita anche la Riserva Biosfera Urdaibai nella provincia di Vizcaya. Tutela uno dei paesaggi naturali più ricchi dei Paesi Baschi. Parliamo di 12 chilometri di spiaggia, una “ría” in cui si alternano boschi e vegetazione acquatica. Qui convivono molti biotopi ed ecosistemi, tra cui la zona umida tutelata dalla Convenzione di Ramsar. Rappresenta inoltre una zona di protezione speciale per gli uccelli, presenti in gran numero.