Viaggio in Danimarca: cos’è la hygge e dove trovarla

Ogni Paese ha le proprie bellezze in tutte le stagioni. Un esempio è la Danimarca, che nel suo lungo inverno permette di godere al massimo la hygge. Sapete cos’è? Il termine deriva da una parola di origine germanica che letteralmente significa “calore, intimità“. In realtà però è intraducibile, perché abbraccia un concetto ben più ampio. Riassume infatti una vera e propria filosofia di vita che i danesi hanno fatto propria, applicandola a tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Ærø, Danimarca | © ELS Productions

In sostanza, hygge (che si pronuncia “hugga”) vuol dire creare un’atmosfera accogliente da godere insieme alle persone care. Non c’è niente di più hygge che starsene seduti fra amici e familiari, illuminati da luci soffuse e dal bagliore delle candele (un vero e proprio must). Un ambiente confortevole, ottima conversazione e buon cibo sono la cornice essenziale. E se volete approfondire, alla hygge sono dedicati numerosi libri.

È proprio nei mesi freddi, quando viene buio presto e le temperature calano vertiginosamente, che la hygge dà il meglio di sé. Si vive soprattutto dentro casa, ma questa atmosfera calda e avvolgente si respira anche per strada attraverso le finestre illuminate (i danesi non amano le tende), le vetrine dei negozi, lo scoppiettio dei falò, una passeggiata col foliage autunnale o un bianco manto di neve. Per non parlare poi delle caffetterie in cui bere un tè caldo per riscaldarsi dal gelo.

Copenaghen | © Johan Wessman
Il momento aureo della hygge è sicuramente il Natale

Nonostante la Danimarca abbia uno stile di vita tendenzialmente laico, già da novembre strade e palazzi sono decorati da un’illuminazione degna di un film su Santa Claus. Da ammirare degustando il “gløgg (il vin brulé locale).

Tutta la Danimarca è avvolta dalla hygge in questo periodo dell’anno, ma ci sono luoghi e località in cui quest’atmosfera si esprime al massimo, soprattutto quando cala la sera. Visitare Copenaghen è di per sé un’esperienza in pieno stile hygge. Una tappa fissa è Nyhavn, simbolo della capitale. Parliamo dell’antico porto che col buio diventa un tripudio di luci. Dal trafficato (e malfamato) avamposto commerciale di un tempo, in cui attraccavano navi da tutto il mondo, si è guadagnato una seconda vita. Hans Christian Andersen, il celebre scrittore di fiabe, ha vissuto proprio qui.

Tivoli-Gardens, Copenaghen | © Kim Wyon @dvphoto.dk

Un altro pezzo forte è Tivoli, un parco divertimenti che occupa un posto speciale nel cuore dei turisti e dei danesi. È un tesoro per la storia cittadina, un paese delle meraviglie che fa divertire grandi e piccini fin dalla sua apertura, nel lontano 1843.

Per continuare il tuffo nel passato, raggiungiamo Magstræde e Snaregade, due delle strade più antiche di Copenaghen, che risalgono al ‘500. Piccole palazzine colorate, a terra i ciottoli, e un’atmosfera che mantiene incredibilmente il fascino d’un tempo.

Un’altra chicca da segnare è Nyboder, un quartiere residenziale del ‘600, con lunghe file di case a schiera color giallo in cui viveva il personale della Marina militare. Attorno, altri vicoli deliziosi con case di tutti i colori. Una piccola oasi di pace a un passo dal centro.

Nyhavn, Copenaghen | © Daniel Villadsen @dvphoto.dk

Uscendo dalla città vecchia troviamo invece il cuore multiculturale di Copenhagen, Nørrebro, pieno di vita e di locali. Alcune delle vie più belle della città si trovano vicino “i laghi”, cinque ampi canali in cui di notte si riflette la luce degli edifici.

La hygge e i piaceri del cibo

Ma la Danimarca porta la hygge anche in cucina, unendo il piacere di stare insieme all’ottimo cibo. In questo senso Copenaghen offre di tutto, dall’economico street food al ristorante stellato. Un grande classico della gastronomia danese è lo “smørrebrød“, una sorta di panino aperto, o meglio una fetta dell’immancabile pane di segale arricchita in mille modi, con aringhe in salamoia, roast beef, uova con maionese e gamberetti e via dicendo. Il tutto da gustare con un bicchierino di “schnapp“, la tradizionale grappa scandinava. Altri piatti tipici sono ad esempio l’arrosto di maiale con salsa al prezzemolo, le polpette di carne, le ostriche del Mare del Nord. E per terminare in dolcezza, le ottime “æbleskiver, le caratteristiche frittelle.

aebleskiver | © Mathias Milton @dvphoto.dk
Smørrebrød – Columbus Leth | Copenaghen Media Center

 

Per assaggiare le specialità locali, immancabile è una tappa a Torvehallerne, mercato alimentare coperto all’interno di padiglioni in vetro, con vari ristorantini e bancarelle.

Per le ricette stellate invece è d’obbligo citare il Noma, di fama internazionale, in cui lo chef René Redzepi propone le delizie scandinave come alghe islandesi, pesce faroese, buoi muschiati della Groenlandia e acetosella delle foreste danesi. Del resto il nome del ristorante viene da un mix fra le parole “Nordic e “Mad” (“cibo” in danese).

Ma uscendo dalla capitale ed esplorando il resto del Paese, ci sono altre tappe per gustare la hygge. La prima che vi consigliamo è Odense sull’isola di Fionia, conosciuta come il “giardino di Danimarca”. In una casetta gialla nel cuore della città è nato Hans Christian Andersen, la cui presenza aleggia ovunque, dalle statue dedicate a lui e ai vari personaggi, fino al grande murales a Bangs Boder. La casa è ancora lì, e oggi ospita il museo letterario. Quest’anno poi è stato inaugurato il nuovo Museo HC Andersen, con un grande giardino che catapulta direttamente in una fiaba. Ma di per sé Odense ha un’atmosfera da favola, con le sue strade acciottolate, gli antichi edifici a graticcio e i passaggi nascosti.

Tivoli-Gardens, Copenaghen | © Kim Wyon @dvphoto.dk

Ogni mercoledì e sabato si tiene il mercato più grande della Fionia, di fronte alla Concert Hall, dove assaggiare prodotti agricoli di stagione provenienti da tutta l’isola. E i mesi freddi, con meno turisti, sono i migliori per entrare in contatto con la gente del posto, e scoprire il loro autentico stile di vita. Per assaggiare lo street food, locale e internazionale, c’è Storms Pakhus, ma non mancano certo caffetterie, bar e ristoranti per godersi una pausa in compagnia (e assaggiare il cioccolato artigianale di Odense Chokoladehus).

Per immergersi totalmente nella hygge c’é anche il Café Odeon Social, per una cena seduti tutti insieme alle lunghe tavolate in legno. Una piccola perla è Kramboden, bottega in una casa di mercanti del ‘500 che vende oggetti di una volta, dai giocattoli in legno agli orologi d’epoca.

A sud di Odense c’è un’isola bagnata dal Mar Baltico, dove nel periodo natalizio la hygge si respira ovunque. È l’isola di Ærø, famosa proprio per i suoi mercatini di Natale (e per essere una delle mete predilette per sposarsi). Lungo le strade acciottolate, pervase dal profumo delle frittelle, le illuminazioni regnano sovrane. Attraverso le finestre gelate delle case brillano le luci dell’albero. E Ærø ha tradizioni che iniziano ben prima che arrivi Santa Claus: il piacere di riunirsi attorno a un bicchiere di vin brulé, cuocere biscotti, e allestire piccoli mercatini nelle stalle e nei garage, dove si vendono articoli per la casa, decorazioni e idee regalo.

Aarhus | © Photopop ApS – VisitAarhus

Odense dista meno di un’ora e mezza da Copenaghen e Aarhus, altra tappa importante nella nostra ricerca della hygge. La tipica sensazione di benessere si percepisce perfettamente per le sue vie, che mantengono ancora l’atmosfera del piccolo borgo. I numerosi studenti, che fanno di questa città dello Jutland centrale la più giovane della Danimarca, danno poi il loro energico tocco vibrante.

Il Quartiere Latino è la parte più antica di Aarhus con vicoli e antiche case, negozi, caffetterie e gallerie. Uno degli scorci più pittoreschi è Møllestien, una viuzza acciottolata con casette colorate a graticcio, costruite per la maggior parte nel ‘700-‘800. La strada stessa è ancora più antica, risalente all’alto medioevo, persino ai tempi dei Vichinghi. La sensazione è quella di camminare in un villaggio in cui il tempo si è fermato.

ARoS Art Museum, Danimarca

Alla bellezza della città vecchia, museo a cielo aperto che ha reso Aarhus una delle destinazioni più gettonate della Danimarca, si affianca quella del futuristico ARoS Art Museum. Fra i musei più grandi del Nord Europa, è famoso per la sua piattaforma circolare sul tetto dalle vetrate arcobaleno.

Fra le attrazioni principali di Odense c’è anche il porto, con centri di interesse come il Dokk 1 Cultural Centre, dalla fornitissima biblioteca pubblica, ed edifici-simbolo come l’Iceberg, iconico condominio del nuovo quartiere Aarhus Ø, nato proprio dall’espansione dell’area portuale.

Atmosfere hygge a nord della Danimarca dove due mari si incontrano

Raggiungiamo ora la destinazione più settentrionale della Danimarca, Skagen, dove le acque del Baltico incontrano quelle del Mare del Nord. Grazie al suo patrimonio artistico, alle specialità a base di pesce fresco e all’atmosfera tradizionale, è fra le località più suggestive del Paese. La sua particolare posizione geografica le dona una luce molto amata dai pittori. Ma a rendere speciale questa perla sulla punta estrema del Paese, nello Jutland settentrionale, è la sua natura aspra e selvaggia, con spiagge di sabbia bianca che in estate richiamano folle di turisti.

Grenen, Skagen | © Visit Denmark

La destinazione più popolare è Grenen, una lingua di sabbia che si estende verso nord-est. Qui si può ammirare lo spettacolo dei due mari che si uniscono, o meglio si scontrano, con le onde provenienti da direzioni opposte. Non mancano poi i tradizionali fari, con il Gråfyr, o “faro grigio”, una suggestiva sentinella costruita a metà ‘800. Altre attrazioni sono le dune di sabbia del Råbjerg Mile, il deserto in versione danese, e la Chiesa insabbiata (Tilsandende Kirke), sepolta appunto dalla sabbia.

La chiesa Insabbiata, Skagen | © Christian Faber @dvphoto.dk

Cosa c’è di più hygge, dopo una fredda giornata passata sulla costa battuta dal vento, di una passeggiata per i vicoli dalle caratteristiche case gialle di Skagen? Perfetto è l’abbinamento con un piatto tipico in uno dei ristoranti e delle trattorie, con ingredienti provenienti dai due mari.

Alcune zone del Paese, incluse quelle di cui abbiamo parlato come lo Jutland e l’isola di Fionia, vantano deliziosi cottage. Queste sistemazioni offrono l’esperienza migliore per vivere l’autentica hygge. I danesi scelgono spesso i cottage per trascorrere le ferie in famiglia all’insegna della semplicità. E l’offerta è molto ampia, dalle classiche casette col tetto in paglia e il giardino, alle moderne costruzioni in vetro fra le dune. Il comune denominatore sarà sempre il design essenziale tipico danese, fatto di legno chiaro e colori delicati. Con le candele accese, ovviamente.

Faro di Rubjerg Knude tra le dune di sabbia, Danimarca
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