Se cercate su Google la mappa politica degli Stati Uniti, spesso e volentieri l’Alaska non compare nemmeno. Questo lembo nell’estremità nord occidentale del continente americano pare infatti una terra a sé. È in effetti un’exclave che il Canada separa dal resto degli USA.

Esplorata per la prima volta nel 1741, e acquistata dagli americani per 7,2 milioni di dollari dal governo russo nel 1867, l’Alaska è diventato il 49° Stato dell’Unione solo una sessantina di anni fa. Con oltre 1,7 milioni di chilometri quadrati è lo Stato più esteso, e al tempo stesso il meno densamente abitato. Questo principalmente grazie alla sua natura selvaggia, aspra e glaciale che caratterizza il territorio. Ed è proprio la sua vastità incontaminata ad attirare viaggiatori che al classico “coast to coast” preferiscono terre meno battute ma tremendamente autentiche. E fredde: bagnata dall’Oceano Pacifico e dal Mar Glaciale Artico, l’Alaska ha tutto tranne che un clima mite, ma i suoi paesaggi mozzafiato e una fauna selvatica eccezionale possono far cadere ogni resistenza.
Questa terra di cercatori d’oro e cacciatori di pellicce, in cui i nativi sono sopravvissuti con le loro lingue e tradizioni nonostante le angherie, ha molto da offrire. Con otto parchi nazionali, a cui si aggiungono il più grande sistema di parchi statali degli USA e 130 milioni di ettari di terre pubbliche, le opportunità per esplorare l’Alaska sono infinite. Conosciamo quindi questo lembo americano disperso, fatto di cime innevate, orsi bruni e aurore boreali da sogno.

Le regioni dell’Alaska
L’Alaska si suddivide essenzialmente in cinque regioni: Artic, Inside Passage, Interior, Southcentral e Southwest. Conosciamole una per una.
L’Artic è una delle regioni più remote. Posizionata al di sopra del Circolo Polare Artico, è raggiungibile principalmente in aereo. Dal punto di vista paesaggistico è molto variegata, passando dalla costa artica alle ampie distese di tundra, fino alle spettacolari vette della catena montuosa del Brooks Range. Questa regione è ideale per osservare l’aurora boreale e l’abbondante fauna selvatica che include branchi di caribù e bue muschiato, stormi di uccelli migratori, lupi, volpi artiche e persino orsi polari. Vaste aree sono protette da parchi nazionali e rifugi per animali, tra cui il Gates of the Arctic National Park and Preserve e l’Arctic National Wildlife Refuge. Si possono fare escursioni nell’entroterra, e uscire dai sentieri battuti sulla Dalton Highway.

La regione artica dell’Alaska ospita il popolo nativo degli Inupiat, ed è ricca di storia e cultura, dai tempi della corsa all’oro alla Bering Land Bridge National Preserve sulla penisola di Seward. Qui, 10.000 anni fa, per la prima volta gli esseri umani passarono dall’Asia alle Americhe attraverso una lingua di terra.
Passiamo ora a un’altra regione, scolpita in milioni di anni dalla forza dei ghiacciai, l’Inside Passage. Si estende per 800 chilometri lungo l’Oceano Pacifico e vanta fiordi ricchi di fauna selvatica, incredibili ghiacciai e lussureggianti paesaggi isolani. Per la maggior parte, il territorio è ricoperto dalla Tongass National Forest, la più grande foresta degli USA e la più grande foresta pluviale temperata intatta del mondo.

Inoltre, l’Inside Passage è la rotta più gettonata per le crociere, ma una valida opzione sono i traghetti statali che fermano in decine di porti. Fra le principali destinazioni della regione ci sono Juneau (capoluogo dell’Alaska), Ketchikan, Petersburg, Sitka, Skagway, Wrangell e il Glacier Bay National Park & Preserve. Anche l’Inside Passage ha la sua parte culturale, che si può apprezzare negli imponenti totem dei nativi Tlingit, Haida e Tsimshian, e nelle chiese dalle cupole a cipolla, eredità dei coloni russi.
L’Interior è invece la regione che occupa il cuore dell’Alaska. Custodisce ampie distese di tundra e la vetta più alta del Nord America, il Denali (6.194 metri). Il monte dà il nome al Denali National Park and Preserve, fra le maggiori attrazioni del Paese. Passando per l’ingresso del parco, lungo l’autostrada che collega le città di Anchorage a Fairbanks, si possono ammirare gli spettacolari paesaggi montani e la fauna selvatica, dall’orso grizzly ai branchi di caribù fino alla pernice bianca del salice. Fairbanks è la città più grande della regione, e nei suoi musei e centri culturali si può scoprire la storia dei nativi dell’Alaska e della corsa all’oro.
Gran parte dell’Interior è accessibile grazie alla rete di autostrade: la Parks Highway, la Richardson Highway e la Steese Highway, mentre l’Alaska Railroad attraversa parte della regione.
Sempre questa autostrada consente di esplorare anche la natura remota e selvaggia del Southcentral con montagne, laghi, tundra e coste incontaminate. Anchorage è il centro nevralgico, la città più grande dell’Alaska e il punto di partenza per visitare la regione.

Il Southcentral ospita il Wrangell-St. Elias National Park and Preserve, che con oltre 5,2 milioni di ettari è il più grande parco nazionale degli USA. Qui è anche possibile conoscere la storia dell’estrazione del rame dello Stato.
Per chi ama gli sport acquatici, il kayak è un’ottima opzione per scoprire insenature, baie e ghiacciai dello stretto di Prince William Sound.
E ora puntiamo la bussola verso l’Alaska del Southwest. Qui gli orsi bruni sono presenti in massa per l’abbondanza di salmone, mentre le zone umide e la costa accolgono più di 240 specie di uccelli. La regione è famosa per il paesaggio vulcanico del Katmai National Park and Preserve, creato dall’eruzione del vulcano Novarupta oltre un secolo fa. Il parco è così remoto da essere raggiungibile solo via aria o mare.
La regione vanta anche numerose isole, a partire dall’arcipelago delle Aleutine, bagnate dall’oceano a 2.000 chilometri dalla costa. Il visitatore potrà godersi vulcani ancora attivi, coste scolpite dall’acqua e distese di paesaggi spazzati dal vento. Ci sono piccoli centri abitati di cui Unalaska, sull’omonima isola, con 4.300 residenti è il più grande. Il porto di Dutch Harbour è stato teatro di una battaglia fra giapponesi e americani durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ci sono poi le Isole Pribilof, un arcipelago di quattro isole nel Mare di Bering, a 480 chilometri dalla terraferma. Fanno parte dell’Alaska Maritime National Wildlife Refuge, e sono molto rinomate per il birdwatching e per la popolazione di foche e orsi che ci abitano.

Aurora boreale
L’Alaska è famosa per essere uno dei posti migliori al mondo in cui ammirare l’aurora boreale. Più si va a nord meglio è, per cui le regioni ideali sono quelle dell’Interior e dell’Artic. Il periodo ideale va da agosto ad aprile. Per evitare l’inquinamento luminoso, bisogna osservarle dalla periferia della città o nelle zone caratterizzate da particolari cieli limpidi e scuri. La città di Fairbanks, cuore dell’Interior, è uno dei posti più celebri grazie alla sua posizione, alle ore di buio in inverno, all’attività aurorale e ai numerosi tour che vengono organizzati. Altre località e città più remote che offrono validi punti di osservazione hanno nomi evocativi come Coldfoot, Wiseman, Utqiagvik, Prudhoe Bay e Deadhorse.
I tour sono disponibili nelle regioni dell’Interior, dell’Arctic e Southcentral. Le guide turistiche conoscono ovviamente i punti migliori, uscendo spesso dai sentieri più battuti. I tour sono di uno o più giorni, per aumentare le possibilità di vedere l’aurora boreale. Non si tratta infatti di uno spettacolo scontato, ma di una meraviglia della natura a volte imprevedibile. È possibile andare “a caccia” dell’aurora boreale anche in modo autonomo, tenendo d’occhio le previsioni.

Ghiacciai
Come si può intuire, l’Alaska è un sogno a occhi aperti per chi ama il freddo: con quasi 100.000 ghiacciai, ha il 5% del territorio coperto dal ghiaccio tutto l’anno, e conta più ghiacciai attivi di qualsiasi altra zona del mondo. I ghiacciai si trovano in tutto l’Inside Passage, nelle acque costiere del Southcentral e nelle alte montagne dell’Interior. Un quarto dei ghiacciai è protetto dai parchi nazionali.
Ce n’è per tutti i gusti: ghiacciai scolpiti dal mare, incastonati fra le montagne o adagiati in distese che sembrano infinite. Molti sono accessibili via terra, aria o acqua anche in piena estate.
Le escursioni e le arrampicate organizzate soddisfano una ricca varietà di interessi e livelli di esperienza, dal rafting attraverso un mare di ghiaccio ai tour in elicottero. Per i più avventurosi, ci sono corsi di arrampicata di più giorni, o tour in campeggio direttamente sul ghiacciaio, di cui si può percepire il lento movimento.
Animali selvatici
Senza dubbio, una delle attrazioni maggiori dell’Alaska è la sua fauna, che si può incrociare quasi ovunque: branchi di caribù o alci, foche sui banchi di ghiaccio, migliaia di uccelli che migrano in primavera. E va bene il “birdwatching”, ma non capita ovunque di poter fare anche “bear viewing”, l’osservazione degli orsi. Ce ne sono così tanti che capita spesso di avvistarli durante le escursioni. È essenziale evitare contatti di qualsiasi tipo, per il nostro bene e per quello di questi animali selvatici. Il modo più sicuro è affidarsi a tour guidati, in cui ammirare gli orsi in natura in modo strettamente controllato e senza disturbarli. Alcuni dei tour più popolari partono dalle località di Anchorage, Kodiak, Homer e Juneau.
E terminiamo con un altro splendido animale che però vive nell’acqua, la balena. L’Alaska offre molte opportunità per fare “whale watching“. Dalla città di Utqiagvik nell’estremo Nord fino alla costa dell’Inside Passage, e persino vicino al centro di Anchorage, si può avvistare questo enorme cetaceo. In primavera migliaia di balene, tra cui megattere e balene grigie, nuotano dalle acque delle Hawaii e del Messico per trascorrere l’estate in quelle ricche di nutrimento dell’Alaska (le orche invece vivono qui tutto l’anno). C’è un’ampia varietà di crociere per fare “whale watching”, principalmente nelle regioni di Southcentral e Inside Passage. I tour vanno da marzo a ottobre, tempo permettendo. Non è necessario fare una crociera, è possibile avvistare le balene anche in kayak e, se tenete gli occhi ben aperti, direttamente dalla riva. In Alaska quando si parla di animali, tutto è possibile.