Estate in Portogallo: cosa vedere in Algarve

Oltre 3.000 ore di sole l’anno con temperature che raramente superano i 30 gradi, 200 chilometri di costa e 100 di spiagge: l’Algarve ha decisamente tutti i numeri per essere la destinazione dell’estate, e non solo. Parliamo della regione più meridionale del Portogallo, una striscia rettangolare di terra bagnata dall’Oceano Atlantico.

Costa dell’Algarve | Portogallo

La natura qui si presenta in tutto il suo splendore. La costa, con un paesaggio molto vario, passa dalle ripide scogliere a picco sul mare alle vaste distese di sabbia, dalle lagune alle dune. Il “barrocal” è invece la zona di transizione tra la costa e l’altopiano, ed è costituito da rocce calcaree. E infine la “serra“, che con le sue catene montuose occupa metà del territorio.

Un litorale da cartolina

Il mare verde smeraldo che bagna spiagge di sabbia è il simbolo dell’Algarve. Ci sono arenili spettacolari, falesie giallo dorato, piccole insenature tra le rocce da scoprire in barca e canoa. Le spiagge sono per tutti i gusti, la maggior parte delle quali Bandiera Blu (in tutto il Portogallo ce ne sono quasi 400).

Nella Costa Vicentina, fra Odeceixe e Burgau, le spiagge sono meno affollate, e la natura incontaminata si mostra nel suo aspetto più rigoglioso e selvaggio. L’area fa parte del Parque Natural do Sudoeste Alentejano e Costa Vicentina, che inizia un po’ più a nord nella zona sud-occidentale dell’Alentejo, regione confinante con l’Algarve: costituisce la maggiore estensione di litorale protetto del Portogallo. Si possono scovare arenili poco frequentati, alcuni quasi deserti con vie d’accesso poco conosciute, spiaggette immerse fra scogliere ricoperte di vegetazione.

Carvoeiro | Algarve | Portogallo

La costa orientale fra Lagos e Faro invece è quella più turistica, probabilmente anche per le acque dell’oceano che qui sono più calme rispetto alla Costa Vicentina. Da non perdere è una gita in barca lungo la costa da Portimão, organizzata da svariati operatori. Vi aspettano falesie spettacolari, piccole spiagge che si raggiungono scendendo delle scalinate, e altre accessibili solo via mare. Molto scenografiche le numerose grotte, di cui la più famosa (e presa d’assalto) è la grotta di Benagil. Non mancano poi piccoli borghi come Carvoeiro con una minuscola spiaggia incastonata fra le rocce.

Le aree protette

Iniziamo da quella più famosa: il Parque Natural da Ria Formosa, una zona umida di transizione fra terra e mare famosa in tutto il Portogallo e anche oltre confine. È un vasto sistema lagunare, che si estende per 60 chilometri per un totale di 18.000 ettari lungo il litorale dell’Algarve, fra le penisole sabbiose di Ancão e Manta Rota. È un’oasi di pace, una zona di acque calme con numerosi habitat, dalle dune alle paludi, dalle isole barriera ai canali, dai laghi d’acqua dolce e salmastra alle aree agricole. E segna il passaggio verso la parte orientale della regione.

La diversità degli ecosistemi ha dato vita a una ricca varietà di fauna e flora, con diverse specie di animali. In particolare ci sono numerosi uccelli, compresi quelli migratori dell’Europa centrale e settentrionale, che qui trovano il rifugio perfetto durante l’inverno. Inoltre, vero e proprio vivaio di specie marine, il parco è anche un’area di produzione di molluschi bivalvi.

Olhão | Algarve | Portogallo

Fra le varie isole vi consigliamo di visitare l’isola di Culatra, una delle isole-barriera che separano il mare dalla Ria. Si può raggiungere solo in barca dalla cittadina Olhão. Col progetto “Culatra 2030 – Comunidade Energética Sustentável“, ha intrapreso un percorso verso la transizione energetica entro la fine del decennio. Per farlo punta sulla partecipazione attiva non solo dei suoi abitanti, ma anche dei visitatori. Per questo al vostro arrivo vi accoglie il manifesto del visitatore responsabile, una serie di regole per salvaguardare sia il parco naturale, sia gli spazi della comunità. Per mantenere integra l’identità dell’isola non ci sono strutture per turisti, e non circolano veicoli motorizzati. Un piccolo paradiso fuori dal mondo.

Altra area protetta è la Reserva Natural do Sapal de Castro Marim e Vila Real de Santo António. Qui il fiume Guadiana, dopo avere percorso centinaia di chilometri dalla sorgente in Spagna, si inoltra in pianura creando un suggestivo reticolo di bracci e canali, habitat di un gran numero di specie animali. Questa zona paludosa fu la prima in Portogallo a essere dichiarata riserva naturale, e offre un importante rifugio per pesci, crostacei e molluschi che qui si riproducono.

Durante tutto l’anno è possibile praticare il birdwatching, osservando diverse specie di uccelli come la cicogna bianca, il fenicottero e il cavaliere d’Italia, simbolo della riserva. Nelle zone più aride, è l’agricoltura a farla da padrona con alberi caratteristici dell’Algarve come il carrubo, il fico e il mandorlo.

Borghi da visitare

In Algarve ci sono molte località da visitare, noi però vi consigliamo quelle più a misura d’uomo per una vacanza il più possibile slow. Visto che abbiamo citato Olhão per raggiungere Culatra, approfittatene per visitarlo perché merita. Delizioso è il centro storico, l’antico borgo di pescatori intorno a cui si è sviluppata la cittadina odierna, vicino al molo. Un piccolo labirinto di vicoli con le pittoresche casette di calce bianca o decorate da “azulejos”, le tipiche piastrelle in ceramica smaltata e decorata. Imperdibile il mercato, diviso in due palazzi color rosso dove si vende da una parte il pesce appena pescato, e dall’altra frutta e verdura dell’entroterra.

Molto amato dai turisti è sicuramente Lagos, dove il legame col mare, se possibile, è ancora più forte. Oltre ad avere alle spalle una lunga storia di navigatori e pirati, vide partire le caravelle che raggiunsero l’Africa dando inizio l’epoca dei “Descobrimentos“, le scoperte portoghesi del XV secolo. E l’orgoglio di quel periodo si percepisce nei principali monumenti come il Castelo dos Governadores, le mura della città e il Forte da Ponta da Bandeira che la difendevano dagli invasori. In quello che fu tristemente il primo mercato di schiavi in Europa, oggi c’è un centro culturale. Detto questo, Lagos invita a godersi letteralmente la vita di mare, grazie a spiagge fra le più belle dell’Algarve.

Una piccola gemma della regione è Tavira, adagiata sulle due rive del fiume Gilão a ridosso della “serra”. Nel 1400 e 1500 fu il principale porto di appoggio per le guarnigioni portoghesi d’oltremare, e nel 1600 continuò a essere il grande polo commerciale dell’Algarve. La presenza dei mori le dona un certo fascino orientale. È una vera e propria vetrina dell’architettura tradizionale con i portoni di assi in legno e i tetti “de tesoura” (a forbice), con piccole porzioni di tetto di tegole, divisi in quattro abbaini. Le attrazioni turistiche principali sono il castello che, insieme ai bastioni che circondano la città, faceva parte del sistema difensivo, e la Chiesa della Misericórdia, una delle 21 chiese visitabili. Di fronte alla cittadina c’è l’isola di Tavira, esteso arenile di una decina di chilometri che corre parallelo alla costa, all’interno del Parque Natural da Ria Formosa. Le sue spiagge dalle acque tranquille e dalla sabbia candida sono fra le più amate dell’Algarve.

Queste località che vi abbiamo consigliato sono adatte a chi cerca la tranquillità. Se invece preferite mete più mainstream e ideali per la vita notturna, Albufeira e Portimão fanno sicuramente per voi.

Portimão | Algarve | Foto di Geike Verniers | Unsplash
Per gli amanti del trekking

In Algarve non c’è solo il mare: si può scoprire l’entroterra camminando (o andando in bicicletta) immersi in un paesaggio quieto e verdeggiante, che custodisce piccoli borghi tradizionali e scorci davvero suggestivi. Il tutto respirando a pieni polmoni lo iodio e gli intensi profumi della vegetazione. Fiumi e ruscelli garantiscono frescura anche nei giorni più caldi.

Il primo itinerario che vi consigliamo è la Via Algarviana, che attraversa longitudinalmente la regione unendo l’estremità orientale dalla punta occidentale. Parliamo di quasi 300 chilometri dal borgo di Alcoutim, in prossimità del fiume Guadiana, fino a Cabo de São Vicente. La via ha origine da un antico sentiero religioso, seguito dai pellegrini che si recavano al Promontório de Sagres, in cui furono ritrovate le reliquie di S. Vincenzo. Il percorso è suddiviso in 15 tratti da fare anche separatamente. Se potete visitate Silves, un tempo capitale dell’antico regno arabo dell’Algarve. La Via Algarviana passa anche per il Parque Natural do Sudoeste Alentejano e Costa Vicentina. In questa zona si pratica ancora l’agricoltura tradizionale, con mulini a vento, aie e forni comunitari.

Surfing in Algarve | Portogallo | Foto di Florian Dold | Unsplash

Seguendo i sentieri della Via Algarviana, arrivate nei pressi della Via Vicentina, lungo la costa occidentale a cavallo fra la regione dell’Alentejo e l’Algarve. Le onde dell’oceano fanno da colonna sonora mentre ammirate le falesie e le infinite distese di fiori selvatici.

In tutto sono 400 chilometri lungo una delle coste più belle e intatte d’Europa. Si compone di due percorsi principali e otto circolari. Il primo è il cammino storico che va da Santiago do Cacém, nell’Alentejo, al Cabo de São Vicente. Coi suoi 230 chilometri è il più lungo della Via Vicentina. Si può dividere in 12 tappe passando per boschi, cittadine e antichi borghi. Il cammino dei pescatori invece va da Porto Covo, nell’Alentejo, a Cabo de São Vicente, seguendo l’oceano per 125 chilometri. Richiede una certa preparazione fisica, e si suddivide in cinque tappe e quattro percorsi complementari. Le tappe non superano i 25 chilometri.

Praia da Adraga | Portogallo | Foto di Maksim Shutov | Unsplash

I percorsi circolari vanno a completare i cammini principali per un totale di 90 chilometri. Più brevi e fattibili in mezza giornata, sono adatti anche per chi non è particolarmente allenato. Gran parte di questi sentieri era sulla rotta dei pellegrini che da Cabo de São Vicente andavano a Santiago de Compostela. E la natura raggiunge livelli di bellezza quasi mistica.

 
 
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